L’attività, conclusasi a Maggio 2013 dal titolo “Acque e industrie in Valle Trompia un rapporto migliorabile”, è nata come risposta al bando indetto nel 2011 dalla fondazione Cariplo per il progetto Scuola 21.
La fondazione si è sempre interessata di promuovere il miglioramento dei processi educativi e di favorire l’educazione alla sostenibilità ambientale (slide 2). Nello specifico, con il progetto scuola 21 la fondazione si è posta come obiettivo il miglioramento dell’offerta formativa della scuola superiore, il miglioramento delle competenze dei docenti e il coinvolgimento degli alunni in percorsi didattici interdisciplinari centrati sulle tematiche ambientali (slide 3 e 4).
Le scuole potevano scegliere tra tre tematiche proposte e la nostra preferenza è andata alla valorizzazione ambientale del territorio poiché ci permetteva di evidenziare la criticità in cui versano il fiume Mella e il territorio circostante .
Il nostro progetto ha rispettato tutti i requisiti richiesti: ha agito sul territorio, ha permesso una visione complessa del problema ambientale utilizzando come strumento l’interdisciplinarietà, ha permesso d’interagire con gli enti e le istituzioni territoriali come il comune di Sarezzo, l’Azienda Servizi Valtrompia, la comunità montana, la cooperativa onlus Cauto ecc., ha permesso di valutare gli alunni per competenze di cittadinanza, ha dato l’opportunità ai docenti di utilizzare nuovi strumenti didattici e migliorare la qualità d’insegnamento (slide 5).
Il percorso, di durata biennale a.s. 2011/12 e a.s. 2012/13, ha visto coinvolte due classi seconde dell’indirizzo tecnico economico e numerose discipline quali Biologia, Chimica, Italiano, Storia, Geografia, Inglese, Diritto, Religione a cui si sono aggiunte nella quarta fase Economia aziendale, Matematica e Informatica.
Il lavoro è diviso in 4 fasi ognuna delle quali ha le sue finalità (slide 6).
Le attività intraprese sono state veramente tante: dalle uscite naturalistiche, alle conferenze alla drammatizzazione (slide 8).
Il lavoro è iniziato ancor prima delle lezioni con degli incontri motivazionali rivolti ai docenti coordinati dagli esperti della Cooperativa Cauto. Oltre alla esposizione delle strategie da adottare e alle decisioni da condividere, si è pensato di far vivere in prima persona ai docenti il significato di compromissione del territorio dando loro l’opportunità di percorrere gli stessi sentieri che successivamente avrebbero percorso gli alunni.
Con gli alunni la prima fase è iniziata cercando di comprendere fino a che punto i ragazzi erano coscienti dell’importanza del fiume Mella per la salute della valle e per la qualità della loro vita.
Dai bigliettini raccolti si è evidenziata per quasi tutti gli alunni una scarsa conoscenza dei problemi ambientali del territorio e per alcuni di essi una certa rassegnazione (slide 9).
Per spingere gli studenti a guardare con occhi diversi la realtà, si è chiesto loro di fotografare il fiume. Le immagini raccolte sono state poi selezionate e commentate in classe (slide 10, 11, 12).
Ogni uscita è stata preceduta da una o più lezioni di preparazione e seguita da incontri di approfondimento, per questo ci siamo avvalsi della collaborazione di esperti, geologi e naturalisti della cooperativa Cauto (slide 13, 14).
Le uscite hanno avuto come meta il torrente Vandeno in località Brozzo di Marcheno e il fiume Mella alla confluenza col torrente Gobbia. Le due località sono state scelte perché facilmente raggiungibili ma soprattutto per l’antiteticità della loro condizione ecologica.
Per ogni uscita sono state effettuate osservazioni di tipo sia ambientale come lo stato delle rive, la diversità della vegetazione, la presenza di scarichi che di tipo chimico come l’analisi qualitativa delle acque, calcolo del PH, della conducibilità elettrica, tutto ciò che poteva servire per calcolare l’IBE e l’IFF necessari per comprendere i valori SECA tratti dalle pubblicazioni degli organi di controllo. Gli alunni hanno così potuto conoscere, utilizzando metodi scientifici , la buona qualità delle acque del Vandeno e la sofferenza del fiume Mella e con i dati raccolti fare un confronto tra i due corsi d’acqua (slide da 15 a 27).
Biologia e Chimica sono state le materie pilota ma il contributo delle altre discipline è stato fondamentale per sviscerare il problema e vederlo nella sua complessità (slide 28).
La visione dell’opera teatrale “La parte del fiume” ha dato lo spunto per introdurre la pluridisciplinarietà dell’argomento. Due attori ed un musicista hanno raccontato storie, scoperte, civiltà nate grazie al fiume, dalle più antiche (assiro babilonesi, egiziani, ebrei, greci, romani, medioevo) sino ai giorni nostri. Alla fine dello spettacolo il dibattito che ne è seguito ha permesso di parlare dell’importanza dell’acqua che mai come in questa epoca, è stata sprecata nell’illusione che sia infinita, illimitata, a nostra volontà pochè la si vede uscire da un rubinetto e non ci si chiede da dove viene e dove va. Si è parlato del Mella dal punto di vista storico, ma anche di arte e teatro ,forme di comunicazione che fanno da cassa di risonanza ai grandi temi contemporanei (slide 29).
La visita all’acquedotto di Mompiano ha evidenziato l’importanza dell’acqua della fonte nelle varie epoche storiche (slide 30, 31).
La raccolta di foto e testimonianze storiche ha permesso di ripercorrere la vita della popolazione della valle che fu messa in ginocchio dalle inondazioni ma anche sostenuta dallo stesso fiume nel lavoro nei forni fusori. La visita alla struttura di Sarezzo è stata molto esaustiva a questo proposito (slide 32).
Tutte le esperienze e le considerazioni sono state puntualmente pubblicate sul giornalino scolastico “L’urlo” con l’aperta finalità di rendere partecipi i propri compagni d’istituto (slide 33).
Anche la lingua inglese ha partecipato al progetto, non solo per tradurre stralci delle direttive della Comunità Europea relative all’ambiente, ma anche per progettare e realizzare un volantino turistico in lingua inglese con l’intento di far conoscere il territorio e valorizzarlo. Il suggerimento alle autorità è evidente: valorizzare il territorio per ospitare e richiamare turisti, fonte di guadagno per la comunità, spingerebbe i cittadini stessi a preoccuparsi del loro ambiente e a prendere coscienza della bellezza di ciò che hanno (slide 34, 35).
Diritto ha permesso lo studio degli articoli della costituzione italiana e delle direttive europee relative alla salvaguardia dell’ambiente (slide 36, 37).
Le iniziative sono state molte: per esempio la partecipazione alla settimana di educazione allo sviluppo sostenibile indetta dall’UNESCO. Poiché il tema da trattare era l’acqua, le classi ne hanno approfittato per allestire una mostra che riassumesse il lavoro svolto fino a quel momento. La mostra non esponeva solo cartelloni ma utilizzava anche altre forme espressive come la musica scelta dagli alunni o addirittura composta da loro, foto e lavori informatici. Alcuni alunni si sono proposti come ciceroni accompagnando nella visita le altre classi (slide 38, 39).
Il 22 Marzo 2012 “Giornata internazionale dell’acqua” è stata un’altra occasione per coinvolgere il resto dell’istituto. Le attività sono state molteplici e articolate: alcuni alunni hanno rappresentato un breve lavoro dal titolo “La samaritana e il pozzo di Giacobbe” realizzato con l’aiuto della docente di religione, altri sono andati nelle varie classi declamando brani scelti di poesia e di prosa , altri ancora hanno distribuito un questionario sul consumo responsabile dell’acqua, i dati raccolti sono poi serviti per studiare i comportamenti della popolazione scolastica di tutto l’istituto (slide 40).
In occasione della giornata “Fiumi puliti” le due classi sono andate a pulire un tratto del fiume Mella insieme alla Protezione Civile (clicca qui per vedere il filmato su youtube).
L’uscita al pozzo Dante a Sarezzo e alla fonte nona di Lumezzane hanno fatto conoscere quali sono i tipi di approvvigionamento di acqua che il comune utilizza, quali sono i controlli e quali le attività di depurazione che costantemente devono essere effettuate per garantirne la potabilità, nonché i possibili rischi d’inquinamento (slide 41).
Altra uscita molto importante per la formazione degli alunni è stata quella al depuratore di Verziano, è proprio qui che nascono le prime domande e le prime considerazioni relative alla mancanza di un depuratore nella valle (slide da 42 a 46).
Sono intervenuti numerosi relatori ai quali gli alunni hanno posto domande volte a comprendere quale sia la reale condizione ambientale e quali le strategie attuate dagli enti pubblici per la salvaguardia, tra i relatori il sindaco di Sarezzo dott. Massimo Ottelli e il dott. Bondoni di SVT che hanno parlato di Agenda 21 locale, il dott. Veronesi della comunità montana per parlare del Contratto di fiume, il dott. Temponi sempre della comunità montana per la biodiversità e il dott. Ambrosoli magistrato specializzato in reati ambientali (slide da 47, 48).
La fase 4 è la conclusione logica di un percorso di crescita che ha dato agli studenti la possibilità di vedere concretamente realizzata la loro collaborazione personale.
Poiché l’indirizzo di studi non prevede l’insegnamento delle scienze nel triennio, la quarta fase ha avuto un taglio prettamente economico e sociale. Le materie protagoniste infatti sono Economia politica, economia aziendale e diritto che hanno permesso di individuare le normative , di analizzare i costi sostenuti da un’azienda per ottemperare gli obblighi previsti dalla normativa in materia ecologica, di valutare i benefici apportati al territorio dal comportamento sostenibile delle industrie virtuose e di interpretare i dati raccolti. Gli alunni si sono preoccupati di condividere l’esperienza non solo con gli alunni dell’istituto ma anche con la cittadinanza partecipando a conferenze e utilizzando varie tecniche e strategie di comunicazione.
Lo svolgimento della fase 4 ha occupato parecchi mesi dell’anno scolastico 2012/13 nonostante le effettive attività operative si siano concentrate prevalentemente alla fine del secondo quadrimestre.
Le classi coinvolte nel progetto sono il frutto, nel passaggio alla terza, di un accorpamento con una classe che non aveva partecipato allo svolgimento delle precedenti 3 fasi. A settembre è sorta quindi la necessità di rendere partecipi del progetto i nuovi compagni. L’attività ha avuto un risvolto positivo perché ha permesso di riepilogare le attività svolte e, utilizzando slides, articoli di giornale e altro materiale, ha dato spunti per considerazioni e approfondimenti personali.
L’attività relativa alla fase 4 ha visto coinvolte, dal punto di vista didattico, prevalentemente le discipline di Economia politica e Relazioni internazionali, Economia aziendale e Diritto. In questo primo momento l’attività principale per la prosecuzione del progetto ha riguardato la raccolta dei dati relativi alla tipologia delle aziende attive in Valle Trompia ed i tipi di sversamento in fognatura o in corpo idrico superficiale da esse effettuato, in particolare nell’area da noi esaminata che va dal comune di Villa Carcina a quello di Marcheno. La ricerca di tali dati non è stata semplice ed è stata resa possibile sia dall’utilizzo delle pubblicazioni periodiche della Camera di Commercio, Industria e Artigianato della Provincia di Brescia sia dalla collaborazione degli impiegati degli uffici amministrativi e tecnici dei comuni di Marmentino, Gardone V.T., Sarezzo, Bovegno e Villa Carcina.
In un secondo momento si sono interpellate le aziende che operano in Valle nei pressi del fiume Mella, alle quali si è chiesta la disponibilità per una visita guidata delle due classi. Le aziende che hanno risposto favorevolmente sono state due, una nel comune di Sarezzo e l’altra nel comune di Villa Carcina. Gli studenti della Terza A RIM hanno visitato la prima e quelli della Terza AFM la seconda; entrambe le società utilizzano l’acqua, o nel processo produttivo o per il dilavamento dei piazzali pur con problematiche di smaltimento diverse.
Nel corso delle visite guidate ci sono stati illustrati i processi di produzione ed i procedimenti utilizzati per riportare l’acqua utilizzata a condizioni tali da poter essere re-immessa in fognatura, nel rispetto di quanto stabilito dal D. Lgs. N. 152/06.
In seguito a quanto abbiamo potuto verificare nel corso delle nostre visite, abbiamo definito le due aziende visitate come “virtuose” perché agiscono nel rispetto della normativa relativa alla tutela ambientale (D.lgs. 156/2006) e nell’interesse dell’ambiente accollandosi elevati costi di gestione e manutenzione degli impianti necessari per restituire all’ambiente acqua non inquinata. In ultima analisi abbiamo preso in considerazione l’aspetto sanzionatorio sia penale che amministrativo previsto dagli articoli n.133 e n.137 D.lgs. 156/2006 (slide 58, 59, 60) per meglio comprendere e raffrontare i costi di gestione e manutenzione con i “costi” delle sanzioni previste per chi non rispettasse quanto stabilito dalla legge.
La conoscenza dei dati e le considerazioni scaturite hanno fatto sorgere la necessità di condividere l’esperienza non solo con gli alunni dell’istituto ma anche con la popolazione dei comuni della valle. L’incontro col giornalista del quotidiano Bresciaoggi Marco Benasseni ha aperto agli studenti il mondo del web e fatto conoscere le varie tipologie di comunicazione.
La presenza di operatori CAUTO ha permesso d’incanalare le considerazioni degli alunni in slides elaborate poi dai docenti e dagli alunni stessi; agli allievi delle due terze inoltre si deve l’ideazione di una locandina d’invito rivolta agli studenti dell’istituto.
L’espressione di cittadinanza attiva è sfociata Domenica 26 Maggio 2013 nella partecipazione ad un incontro con le maestranze e i cittadini organizzato dal comitato per la tutela e la valorizzazione dei fiumi Mella e Gobbia dal titolo “I colori del Gobbia e del Mella”.
La suddetta partecipazione è consistita nella presentazione delle attività svolte nel corso del biennio e nell’esposizione delle considerazioni conclusive contenute nel ppt “Acque e industrie nella Valle Trompia: un rapporto migliorabile” vedi slide progetto. La giornata è stata preceduta da un comunicato stampa alla stesura del quale hanno partecipato alcuni alunni scelti come portavoce. Sabato 25 tutto era pronto per la pulizia di un tratto di fiume in compagnia della protezione civile, ma le avverse condizioni metereologiche non hanno permesso l’uscita divenuta, grazie a scuola 21, una tradizione dell’Istituto. Anche se l’evento finale ha visto come protagonisti i relatori, tutti gli alunni hanno partecipato all’attività, ognuno con un compito specifico: chi era addetto alle foto, chi agli articoli sul giornalino scolastico, chi ai cartelloni, chi ai pieghevoli, chi alle attività multimediali.
Giovedì 24 ottobre 2013 in occasione del XVII Convegno provinciale di educazione ambientale dal titolo “Ambiente e dignità dell’uomo: nutrire il pianeta, verso EXPO” tenutosi presso l’ITG Tartaglia di Brescia, la referente del progetto prof.ssa Puglia e la prof.ssa Soggetti hanno presentato il lavoro effettuato nel corso dei due anni.